PRODOTTI TURISTICI E/O PRODOTTO TERRITORIO?

PIATTAFORMA A - “PIANO STRATEGICO DEL TURISMO REGIONE VENETO”
Tavolo tematico dedicato ai plus territoriali per rispondere al quesito se l’Alta Marca costituisce un “prodotto turistico” o più di uno, se è/sono già esistente/i o se va/vanno creato/i. Il Panel affronterà gli attuali plus e quelli che si svilupperanno nel territorio, quelli su cui investire maggiormente, pensandoli nel quadro generale di un turismo nazionale ed internazionale. Si analizzerà lo stato dell’attuale portfolio prodotti, valutando quali sono in fase embrionale e quelli già maturi, come creare un ordine di priorità, gerarchizzare, in base alla capacità attrattiva. Questo per avere una fotografia dello stato attuale, intervenendo dove è possibile per posizionarsi in quei mercati già “conosciuti” ed aumentare l’attrattività verso i nuovi.
L’obiettivo sarà analizzare se e come eventualmente sarà possibile creare famiglie di prodotti (cluster di prodotti) per attirare flussi turistici e stimolare contemporaneamente le aziende del territorio nel mantenersi sempre competitive.
I Prodotti turistici o il prodotto territorio al centro di una prospettiva che tiene in considerazione tutti gli elementi necessari per sviluppare in ottica innovativa un sistema.

OBIETTIVO

INDIVIDUARE, GERARCHIZZARE, ORGANIZZARE il “portfolio prodotto”, anche per la promo-commercializzazione in una logica di INNOVAZIONE, RIGENERAZIONE ed AUMENTO del valore aggiunto.

LO SVILUPPO DEL LAVORO

Ripartire dalla DOMANDA TURISTICA (è il prodotto che viene comprato), infatti iniziando dai riferimenti valoriali e comportamentali che si possono costruire altre famiglie o custumer di prodotto. Partendo
dall’analisi dai dati raccolti sulla domanda (flussi turistici e mercati, età, istruzione, ...) si delineano i principali segmenti strutturali e motivazionali; la ricerca di esperienze e la soddisfazione di un bisogno. Si
rischia la creazione di un elenco di prodotti tipici, che non potrà mai essere esausitva ma comunque utile perché può far esprimere le specificità ma anche i fattori comuni che creerebbero una rete di imprese alla ricerca di una organizzazione produttiva e promozionale più efficiente e profilata rispetto alla domanda. Il risultato che ne uscirebbe fuori sarebbe solo una matrice da valutare, correggere, arricchire, ... ma che sia anche in grado di valutare l’attrattività utilizzando dati come: arrivi/partenze rispetto a tutte le OGD venete, permanenza media, importanza sul totale delle OGD, tendenze negli ultimi anni, concentrazione stagionale, prospettive di sviluppo, mercati di riferimento, spesa media pro-capite/die e valore percepito. Valori e profili da tenere in considerazione sotto due importanti punti di vista: ”il ciclo di vita del prodotto” e la “lunga coda”.

RIFERIMENTI NAZIONALI E LOCALI

IL PST prevede alcune azioni nel concreto: dal Catalogo dell’offerta all’Atlante dei cammini e dei paesaggi, fino allo sviluppo della “Nuova Frontiera verde” (aree rurali, protette e interne), anche per delocalizzare i flussi. Le OGD si concentrano su custumer ben precisi (cultura, natura ed enogastronomia), ma è di fondamentale importanza spingersi verso nuove proposte ad alto valore di esperienza ed identità.

LINEE STRATEGICHE PER LA DEFINIZIONE DI AZIONI

La Marca regionale propone di classificare analiticamente: i TERRITORI per un lato mentre dall’altro le FAMIGLIE/CLUSTER di PRODOTTO. Questo per valutare le esigenze e le opportunità, sotto molteplici direzioni, anche per delineare le strategie. Tutto ciò è possibile dopo un’analisi dei prodotti attuali, maturi e quelli a rischio maturità, in fase di nascita/espansione, giacenti e potenziali; analisi da approfondire all’interno delle singole linee strategiche.

1 Comment

  1. EMANUELE14/05/2019

    Per la valorizzazione del territorio, oltre la parte storico-culturale, si deve dare un’identità importante ai prodotti del territorio. Per identità forte intendo valorizzare la tipicità, la storicità ed il metodo di produzione che si fà solo in questi territori.
    Mi soffermo sulla produzione del vino pregando di non fare il grave errore nel continuare a chiamare semplicemente prosecco il vino prodotto tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene visto che dal 2009 il nome corretto è solamente IL CONEGLIANO VALDOBBIADENE DOCG. Neppure aggiungere a tale nome la definizione di prosecco superiore oppure prosecco superiore docg in quanto tale vino lo si produce anche ad Asolo e comunque il consumatore non lo capisce e legge solo prosecco. Prosecco che poi oggi che prodotto é? Dove lo si produce? Quali sono le colline del prosecco? Ad Eraclea o Udine? Su questo prego di fare molta attenzione.
    Oggi abbiamo l’occasione di promuovere attraverso un prodotto il territorio Conegliano Valdobbiadene, basta chiamare il nostro vino con il suo giusto nome: IL CONEGLIANO VALDOBBIADENE DOCG.

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